Maria Vittoria, giovane pittrice di talento, vive in una famiglia perfetta. Papà Martin, mamma Rebecca e le due sorelline, compongono il suo universo affettivo, fatto di risate, complicità e spensieratezza. Quell’universo però viene a crollare quando i genitori, in un giorno qualunque, rimangono misteriosamente colpiti da due spari nel buio. Mentre Martin muore sul colpo, Rebecca cade in uno stato di coma che la tiene intrappolata tra vita e morte. In un attimo la famiglia si frantuma, ma la disperazione non impedisce alla protagonista di investigare sulla sorte drammatica dei genitori. Così, insieme a Marco, vecchio compagno di scuola della madre in possesso di informazioni sconosciute alla giovane, viene a scoprire della doppia vita di Rebecca: madre e moglie perfetta ma allo stesso tempo custode di un amore inconfessabile per un uomo misterioso. Il marito è il sentimento puro e stabile, rassicurante padre di famiglia e meraviglioso compagno di cammino. L’amante platonico, al contrario, che rincorre ogni notte con la fantasia del sogno, è l’amore travolgente, passionale e schiavizzante dell’uomo irraggiungibile. Marco e Maria Vittoria si trovano presto nel bel mezzo di un enigma da risolvere, dove amore e odio giocano una partita senza esclusione di colpi. I biglietti d’amore tra la madre e il suo amante, un libro “magico” che sembra dare conforto alle domande esistenziali della protagonista, un anello a forma di serpente con incise strane iniziali, una candida colomba, un quadro oscuro che prende vita sotto le sue pennellate: la giovane arriva a chiedersi se sia possibile incrinare la certezza delle coincidenze e l’infallibilità dell’empirismo a cui è ancorata. Siamo artefici del nostro futuro o vittime del nostro destino? Si può scegliere la fedeltà col rigore dell’intelletto o si cade inevitabilmente preda degli incontri predestinati? Si può peccare per troppo amore? Così tanto da non riuscire a indirizzarlo a una sola anima gemella? Maria Vittoria, mentre Rebecca veleggia in un mondo parallelo, dovrà scendere a patti con la sua razionalità, se vorrà perdonare la debolezza della madre e accettare la natura stessa delle sue origini. Dovrà convincersi che la perfezione non esiste e che l’amore nasce lontano dal centro delle cose… Riuscirà a farlo?
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