In “L’India tra dinamica del capitalismo ed etica dell’induismo” o “Ecologia Umana dell’India”, l’Autore, specialista di Ecologia Umana, invita il turista a scoprire l’Ambiente (insieme di natura e cultura) di una meravigliosa India. L’Ambiente culturale indiano possiede un alone di misteriose simbologie tradizionali e religiose. Vedere, con occhi nuovi, il sacro in tigri, scimmie, vacche, ecc. è un’esperienza unica, che induce a fare più attenzione al religioso che è impresso nel paleoencefalo e nel neoencefalo della specie Homo sapiens. Il sacro che è in noi non va mortificato perché ricco di una sensibilità, che dà più valore all’evoluzione culturale della sottospecie vivente dell’Homo sapiens sapiens, che plasma continuamente il suo ambiente planetario da oltre 35 mila anni. I turisti in India hanno, più facilmente, il risveglio dei sensi, vedendo la folla gioiosa che celebra i suoi festival, la grazia delle danzatrici indiane, le cime dell’Himalaya, le dorate spiagge di Goa con reperti portoghesi e delle coste oceaniche a Sud, gli atolli corallini e le acque interne del Kerala, i fiumi, i laghi, i villaggi e le foreste con le singolari piante ed animali. Al turista la biodiversità è percepibile in un magico ambiente con scenari stimolanti l’immaginazione, che appare più sopita nei Paesi ad economia avanzata del G8 tra cui diversi Stati dei 28 dell’Unione europea.
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