E’ tempo di vendemmia!

Bussano.

Bussano, venendo di lontano, da anfratti

senza fondo, senza luce. Emergendo di colpo

a guisa di mummie incartapecorite per

la violenza subìta dall’insensibilità

della gente.

Rimorsi.

Labbra che si aprono in una ferita

di per sè già dolente, immeritatamente

ritenuta chiusa. Si svuota, ora, con sussulti

pieni del costato, distanziati sempre più

fra loro in un tempo che diventa passato…”

 

(da “Orme d’infinito”, pag.95)